La giunta comunale ha deliberato l’adesione all’Art Bonus nazionale e regionale finalizzato alla realizzazione del nuovo percorso espositivo del Museo del Marmo. Questo significa che chi volesse contribuire economicamente alle spese necessarie a dare gambe al nuovo progetto otterrà detrazioni fino all’85 per cento dell’importo donato sull’Irap. Il progetto che verrà proposto nell’ArtBonus ha avuto, in questi stessi giorni, anche il parere favorevole della Soprintendenza ABAP di Lucca e Massa-Carrara.

Da alcuni mesi sono in corso, a partire da un accordo di programma sottoscritto nel 2023 dalla Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest, proprietaria dell’immobile, e dal Comune di Carrara, in collaborazione con la Soprintendenza, i lavori di recupero e riqualificazione della parte esterna di quello che è uno dei luoghi simbolo della città.

Al termine di questo cantiere e di quello relativo al nuovo allestimento degli spazi interni si andrà a recuperare e ristrutturare, oltre agli ambienti che ospitano il museo, anche la biblioteca dell’ente camerale. Mentre della progettazione del nuovo Museo del Marmo sono stati incaricati gli studi Opera engineering dell’ingegner Davide De Carli e l’architetto Paolo Camaiora assieme ai rispettivi collaboratori, l’allestimento interno è stato invece sviluppato in sinergia con il direttore del Museo del Marmo Stefano Genovesi e di concerto con la Sovrintendenza. Questo si incentrerà su un percorso espositivo completamente rinnovato e sulla creazione di aree ad esso complementari, funzionali alle attività didattiche, scientifiche e di carattere sociale che il Museo proporrà.

Realizzare questo progetto costerà circa 900mila euro ed entro breve tempo la piattaforma sulla quale sarà possibile effettuare le donazioni con l’Art Bonus sarà disponibile e tutti coloro che vorranno potranno contribuire, rientrando quasi completamente del proprio investimento grazie alle detrazioni fiscali.

“Il sistema dell’Art bonus è una delle forme più diffuse, trasparenti ed efficaci di raccolta fondi per la tutela dei beni culturali – spiega l’assessore alla Cultura Gea Dazzi -. Nella nostra idea c’è in primis quella di garantire al Museo del Marmo un riallestimento ambizioso e al passo con le nuove dotazioni tecnologiche e di renderlo sostenibile. A ciò si aggiunge il valore di bene di comunità che il Museo del Marmo deve andare a rappresentare, proprio a partire dalla sua ‘messa in opera’. Museo identitario, museo da vivere, dove sperimentare in chiave laboratoriale, e non solo espositiva, le nuove frontiere del lapideo e le sue preziose connessioni con altri settori, ma anche punto di partenza per la scoperta dei nostri luoghi e delle nostre bellezze. Ci auguriamo che chi crede nel valore della cultura come volano di sviluppo e rinascita di un territorio possa raccogliere insieme a noi questa sfida e contribuire fattivamente alla sua realizzazione”.

NELLA FOTO UN RENDERING DI PAOLO CAMAIORA

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